Bardonecchia, la nascita dello sci alpinismo

Adolfo Kind, ingegnere svizzero, cultore dello sci, nel 1890, si trasferisce a Torino. Stupito che in Italia lo sci non prenda piede come nei paesi nordici e nelle altre nazioni alpine, 1896 si fa spedire a Torino due paia di sci di frassino di fabbricazione norvegese.

Mossi i primi passi con gli sci sulla collina torinese, l’attività sciistica si concentra prima a Pra Fieul, sul monte Cugno dell’Alpe, sopra Giaveno, dove viene costruita la Grangia dello Sciatore con la funzione di base sociale.

casa dello sciatoreCasa dello sciatore

Nel1901, con la nascita dello Ski Club Torino per opera dello stesso Kind e di un manipolo di alpinisti, tra i quali: Adolfo Hess, Giacomo Dumotel, Ubaldo Valbusa, Ettore Canzio, l’attività si sposta prima a Oulx e poi a Bardonecchia, dove Adolfo Kind, che fino ad allora aveva svolto personalmente la funzione di istruttore, chiama i fratelli norvegesi Harald e Trigwe Smith. Semre nel 1901, Adolfo Kind, Angelo Benassati e Ubaldo Valbusa, pionieri di questo sport, salgono, per la prima volta, con gli sci il Monte Tabor.

È l’inizio dello scialpinismo!

Ancora oggi il monte Thabor è la meta più conosciuta e frequentata dagli scialpinisti che arrivano a Bardonecchia da altre regioni, che, probabilmente, non conoscono la valle di Rochemolles e le sue laterali, sulla destra orografica, Val Fredda e Vallone di Almiane. La maggiore notorietà della Valle Stretta rispetto alla Valle di Rochemollles è dovuta, principalmente, a due fattori: uno storico e l’altro morfologico. Il primo è che la Valle Stretta fu dotata di un rifugio a partire dal 1913 mentre la seconda solo nel 1923, e il secondo è che la valle di Rochemolles è decisamente più “selvaggia”.

La scoperta scialpinistica della Valle di Rochemolles inizia nel 1915 ad opera di Francesco Pergameni che sale con gli sci il Niblè, la Ferrand e la Rocca d’Ambin.

inaugurazione rifugio valle strettaInaugurazione del rifugio di Valle Stretta

vecchio rifugio scarfiottiIl vecchio rifugio Scarfiotti

A testimonianza dell’attività alpinistica e scialpinistica nella valle, Franco Grottanelli, toscano, ma valsusino di adozione, fondatore del Club Alpino Accademico di Avigliana, in un suo scritto del 1931, inerente la salita al Gran Serous, effettuata molti anni prima, cita la guida alpina, del comune di Rochemolles, Francesco Durand definendolo “…Il mio maestro di scienza alpina…”.

Francesco Durand viene anche nominato in una cartolina dei Serous, datata 1916, firmata da Giuseppe Ramazzotti apritore, con la guida di Rochemolles, delle vie descritte sulla cartolina. Dal dopoguerra ai tempi recenti, mentre la Valle Stretta ha visto crescere la frequentazione scialpinistica grazie all’aumento dei rifugi e della loro capienza, fenomeno che ha coinvolto anche le valli limitrofe, e all’apertura e gestione nel periodo invernale e primaverile, la Valle di Rochemolles, nonostante la ristrutturazione del rifugio Scarfiotti, avvenuta nella seconda metà degli anni ’80, ha pagato la costante chiusura invernale e primaverile del rifugio e, purtroppo, anche di quelli delle valli limitrofe, riducendo, di fatto, la frequentazione scialpinistica della valle a coloro che possono effettuare le gite in giornata.

Oggi la situazione è decisamente migliorata perché a Rochemollles, oggi frazione, a sei chilometri da Bardonecchia, la presenza del Residence Chalet della Guida e del Ristorante L’Fouie permettono di fare base per le gite nella Valle di Rochemolles.

mappa valle rochemollesIl territorio

Rochemolles 1600 mt.
Punta Jaffrerau (impianti di risalita) 2805 mt.
Tête Pierre Muret 3031 mt. BS
Testa del Coin 3003 mt. BS
Valfredda
  - Passo di Valfredda 2958 mt. MS
  - Passo Galambra 3057 mt. MS
Truc Peyron (Roc Peirous) 3187 mt. MS
Cima del Vallonetto 3222 mt. BS (utili picca e ramponi per raggiungere la discesa del canale NW. BSA)
Colle di Almiane 2677 mt. MS
Punta Valfredda 3031 mt. BS
Passo dei Fourneaux Settentrionale 3137 mt. MS
Colle del Sommeiller 3009 mt. MS
Punta Sommeiller 3333 mt. BS
Rognosa d’Etiache (cima NE) 3374 mt. sci ripido II/4.3/E3 (picche e ramponi)
Rognosa d’Etiache Torre M. Celeste (colle 3265 mt.) sci ripido I/5.1/E3 (picche e ramponi)
Passo Ovest della Rognosa d’Etiache 3150 mt. BS
Colle d’Etiache 2800 mt. - Gros Peyron 3047 mt. OS
  - Passage du Courousset 3139 mt. OSA
Cresta di S. Michele (Pierre Minieu 3254 mt. - pointe
Saint Michel 3254 mt.) OSA

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